SALUTE

Prevenzione e cura della lombalgia nel ciclismo – parte 2

In questo articolo vedremo più approfonditamente cosa fare per prevenire e curare la lombalgia del ciclismo.

Cosa fare?

Bisogna quindi intraprendere un percorso di prevenzione che si basa sul corretto reclutamento motorio della muscolatura addominale, in particolar modo del muscolo Trasverso dell'addome e degli Obliqui interni, che lavorano funzionalmente in contemporanea ai Multifidi e agli Erettori lombari per stabilizzare correttamente il rachide.

Bisognerebbe quindi effettuare costantemente, meglio se supervisionati almeno inizialmente, un percorso di prevenzione che comprende:

➢         Esercizi di mobilizzazione controllata del rachide per un maggiore controllo neurodinamico delle curvature della schiena.

Proponiamo di seguito alcuni dei molteplici esercizi di flesso-estensione (Fig. 1), latero flessioni e rotazioni [propedeutica: movimenti da posizione seduta con ischio in appoggio a movimenti da posizione eretta che implicano un maggior controllo e stabilità del bacino] (Fig. 2+3)

➢         Esercizi di stabilizzazione del rachide usando in particolare modo i muscoli della catena anteriore come il muscolo trasverso dell’addome

Proponiamo i seguenti “esercizi statici”: attivazione neuromuscolare da stazione eretta con Swiss Ball (Fig. 4) e plank frontali (Fig. 5)

➢         Esercizi di adattamento della posizione neutra del rachide lombare all'esercizio fisico e mantenimento del giusto tono e controllo muscolare durante la pedalata

Proponiamo i seguenti “esercizi dinamici”:

-da supino, dead bug

-da quadrupedia, bird dog

-da posizione eretta, trunk rotation

Mantenere flessibili ed elastici i muscoli ischio crurali (Fig. 9) e ileo psoas (Fig. 10) con alcuni esercizi di stretching:

➢         Successivamente è fondamentale per ogni atleta cercare di automatizzare il reclutamento motorio della muscolatura allenata nel modo appena visto, per trasformare il lavoro effettuato in un reclutamento costante e automatico nel gesto sport-specifico e cioè nel ciclismo.

➢         È altresì importante instaurare un dialogo tra il terapeuta/preparatore atletico e l'allenatore sportivo per correggere eventuali posture scorrette o lavorare più a lungo sulla stabilizzazione durante l'attività sportiva.

In caso di patologia?

In caso ci trovassimo già a dover affrontare un dolore lombare cronico non potremmo partire dagli esercizi sopra citati, ma dovremmo momentaneamente sospendere l'attività e, rivolgendosi ad uno specialista, iniziare un percorso terapeutico adeguato così suddiviso:

➢         Fase acuta: posizioni in scarico completo; mobilizzazioni passive e attive (assistite) per recuperare la mobilità lombare che sarà ridotta a causa della sintomatologia dolorosa. L’applicazione di taping neuromuscolare si è mostrato in molti casi un supporto utile al percorso riabilitativo. 

➢         Fase sub-acuta: imparare a stabilizzare il rachide con esercizi di controllo del movimento; esercizi per l'individuazione e la stabilizzazione della posizione neutra della zona lombare.

➢         Fase di prevenzione delle recidive e di ripresa degli allenamenti: esercizi di adattamento della posizione neutra all'esercizio fisico e mantenimento del giusto tono e controllo muscolare durante la pedalata; ripresa progressiva degli allenamenti, consigliate nelle prime fasi di allenamento biciclette con ruote più larghe e il mantenimento di una postura che preservi la normale lordosi lombare.

➢         Successivamente continuare il percorso di prevenzione intrapreso integrandolo con i normali allenamenti e gare.

In conclusione è molto importante che ogni ciclista svolga un lavoro di prevenzione con l’obiettivo di non dover interrompere la propria attività sportiva, amatoriale o professionistica a causa di lombalgia

 

Questo articolo è stato scritto da:

Gianni Cucchi 
Fisioterapista presso il Policlinico San Matteo di Pavia.
Formazione: laurea triennale in educazione motoria preventiva ed adattata, aurea specialistica in scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate, laurea in fisioterapia

Cosimo Maravita
Fisioterapista presso il Policlinico San Matteo di Pavia.
Formazione: laurea triennale in educazione motoria preventiva ed adattata, laurea specialistica in scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate
D.O.MROI (Diploma in Osteopatia e Membro del Registro Osteopati Italiani)

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