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Partiamo da qui: obiettività e ragionevolezza. Lo sport per noi non è una professione

Obiettività è renderci conto che non competiamo per eccellere, nell’ambito professionistico, sapere che quello che ci approcciamo a fare non ci darà da vivere. Ragionevolezza è sapere che si lavora per alzare l’asticella piuttosto che vincere.

Due parole semplici, ma fondamentali per chi, ad oggi, approccia all’allenamento come sportivo amatoriale. 

Semplici ma fondamentali per approcciare nel modo giusto un percorso di sfida con noi stessi, in maniera serena, consapevole, sana.

Obiettività è renderci conto che non competiamo per eccellere, nell’ambito professionistico, sapere che quello che ci approcciamo a fare non ci darà da vivere.

Ragionevolezza è sapere che si lavora per alzare l’asticella piuttosto che vincere. Vincere ed eccellere è cosa riservata ai professionisti, per lo sportivo amatoriale l’attività dev’essere guidata dal piacere di confrontarsi con se stessi, senza perdere il piano della realtà che ci circonda. Guadagnare 20 minuti non ha senso se si perde in vita sociale, o di coppia o lavorativa.

Quindi quale può essere la sfida da cogliere ? quella con se stessi, trovare l’equilibrio tra sostenibilità dell’allenamento in termini di tempo e ciò che voglio fare, ottimizzando gli sforzi per alzare il mio target, creando un percorso, vedendo al risultato come conseguenza di una percorso negli anni, non come singola stagione.

Non dimentichiamoci che la funzione principale dello sport è, e deve restare, per il mondo amatoriale quella del benessere. Benessere psicofisico. 

“psico” perché deriva dal piacere della sfida, prima di tutto con se stessi, e della sana competizione con gli altri. Benessere che deriva dal porsi limiti raggiungibili, lavorare ed impegnarsi per raggiungerli e poter dire:”ce l’ho fatta!”.

“fisico” per non dimenticarci che prima di tutto siamo persone, e sottoponiamo il nostro corpo a continui stress giornalieri. Viviamo la nostra vita famigliare, sociale, lavoriamo, ci alleniamo, gareggiamo. Tutto questo per il corpo è anche uno stress, e per questo va pesato e calcolato quando vogliamo affrontare uno sport. 

Diamo allo sport l’importanza che deve avere, quello di strumento di benessere psicologico e benessere fisico, viviamo lo sport per le persone che ci fa incontrare, le esperienze che ci fa vivere, le sfide che ci fa affrontare. E se ci piace metterci in discussione, facciamoci aiutare da un allenatore per alzare il nostro livello di sfida con noi stessi, migliorarci e provare benessere nel sentirsi più forti, non degli altri, ma dei nostri limiti, che a volte non sono solo fisici.

Pensiamo alle priorità del nostro quotidiano, mettiamo le cose nel giusto ordine rispetto ai nostri valori, e allora posizioniamo lo sport nella dimensione giusta. Quando lo abbiamo fatto… abbiamo capito con obiettività e ragionevolezza qual è il tempo da impiegare per questa passione, ora non resta che capire chi siamo (le nostre caratteristiche) e quali sono i nostri obiettivi… adesso possiamo partire! L’allenatore ci potrà indicare il percorso migliore.

Redazione

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